lunedì 28 gennaio 2008

PETIZIONE URGENTE:SALVIAMO DUE PERSONE DALLA PENA DI MORTE

Premesso che sono contraria alla pena di morte sempre e comunque,senza distinzioni tra innocenti e colpevoli,in questo caso permettetemi di dire che inorridisco ancora di più.
Perchè i due condannati in questione sono rei di qualcosa di cui ogni essere umano prima o poi si macchia,cioè di amarsi.
Direte:di cosa li incolpano,quindi?Beh,di essere omosessuali.
Accade in Iran,dove l'omosessualità è considerata alla stregua di un reato,cosa già assurda di per sè,e quel che è ancora peggio,un reato punibile con la morte.
Sono venuta a conoscenza del fatto,e della petizione da firmare,sul blog del caro amico Luciano Comida,mi sono precipitata a firmarla e spero che anche voi facciate altrettanto,e chi vuole pubblicizzarla sul proprio blog,è invitato a farlo.L'associazione che raccoglie le firme si chiama EVERYONE,sì tutti e ognuno,i diritti di tutti,che xò per qualcuno nn valgono..........
Il link è questo:
http://www.everyonegroup.com/EveryOne/MainPage/Entries/2008/1/26_Petition_for_the_lives_of_Hamzeh_and_Loghman.html,
Vi scrivo il testo della petizione:

Petizione per la vita di Hamzeh e Loghman: due giovani gay che si amano e rischiano la condanna a morte in Iran. E non dimentichiamoci di Pegah: il Regno Unito potrebbe consegnarla al boia

La Repubblica Islamica dell'Iran perseguita gli omosessuali, i dissidenti e i liberi pensatori, attuando nei loro confronti una politica criminale. Le relazioni omosessuali in Iran sono considerate un crimine passibile di sadiche punizioni corporali e della pena di morte.
Il 23 gennaio 2008 Hamzeh Chavi e Loghman Hamzehpour, due ragazzi gay di appena 18 e 19 anni, sono stati arrestati a Sardasht, nell'Azerbaijan iraniano. Le autorità usano metodi di tortura fisica e psicologica per ottenere le confessioni delle persone che cadono nelle loro mani, e i due giovani hanno ammesso di amarsi, di avere una relazione sentimentale. La loro confessione è bastata perché il tribunale islamico li rinviasse a giudizio con due accuse gravissime: Mohareb, il reato di chi è "nemico di Allah" e Lavat, sodomia.
Il codice penale iraniano prevede la forca per gli omosessuali, che sono considerati "nemici di Allah". In Iran esistono tuttavia anche personalità politiche e religiose moderate, che vorrebbero cambiare le cose ed evitare che tanti innocenti perdano la vita. Il popolo iraniano per la maggior parte è contrario all'orrore delle condanne alla forca e alla lapidazione; solo pochi fondamentalisti ritengono che tortura e fustigazione siano strumenti leciti. I movimenti clandestini per i diritti umani si battono con eroismo contro queste pratiche barbariche e a rischio delle loro vite cercano di costruire un Iran migliore, in cui le minoranze siano rispettate e la vita umana torni a essere un valore. Migliaia di islamici ritengono che Allah sia un Dio d'amore e che la pena di morte e le punizioni corporali crudeli siano crimini contro l'umanità. Ricordiamo che il 5 dicembre 2007 un ragazzo iraniano innocente fu martirizzato dal regime di Teheran e quindi assassinato sulla forca.
Da tutto il mondo, in risposta alla campagna per la vita di Makwan Moloudzadeh avviata dal Gruppo EveryOne, migliaia di islamici, cristiani, induisti, buddisti e laici avevano inviato fiori rossi e bianchi al presidente Ahmadinejad e ai giudici dell'Iran: rossi, perché non fosse versato sangue innocente; bianchi per supplicare i carnefici di risparmiare la vita di un altro condannato senza alcuna colpa. Una grande campagna internazionale che è servita solo a ritardare un'esecuzione già decisa. Così Makwan è oggi il simbolo del martirio di tanti innocenti, vittime di un regime spietato. Ricordiamo che anche Pegah Emambakhsh, lesbica iraniana che si trova attualmente nel Regno Unito, in attesa del giudizio in appello, rischia di essere deporata in Iran, verso la tortura e la lapidazione. Il Gruppo EveryOne ha ricevuto notizie poco confortanti dal Regno Unito, dove la Corte d'Appello è orientata a non concedere asilo all'iraniana, in spregio a tutte le Convenzioni internazionali. Pegah è annientata dall'atteggiamento del governo inglese e ci ha comunicato di essere stanca di lottare, di non voler più apparire sulle pagine dei giornali, di non credere più a quela che Anne Frank definì "l'intima bontà dell'uomo".
Dobbiamo rispettare la volontà di Pegah, ma dobbiamo essere pronti a dire no al governo del Regno Unito, che ha abbandonato la via del rispetto dei diritti delle donne, degli omosessuali, dei rifugiati. Dobbiamo essere pronti a sollevare un coro di proteste, in tutto il mondo, per fermare la mano del boia e dei suoi complici. Ecco perché vi invitiamo a dedicare a questa petizione qualche minuto del vostro tempo; aderite con la vostra firma e poi inviate una protesta a tutti gli indirizzi indicati qui sotto, perché molte vite umane e il concetto stesso di giustizia, il valore stesso dei Diritti Umani, sono in gioco.


UN'ULTIMA CONSIDERAZIONE:SPERO CHE IL REGNO UNITO USI LA RAGIONE,PRIMA ANCORA CHE IL SENTIMENTO.I PAESI CIVILI CONCEDONO SEMPRE IL DIRITTO D'ASILO,ANCHE A CHI HA COMMESSO DEI REATI,SE NEL SUO PAESE RISCHIA LA CONDANNA A MORTE,FIGURIAMOCI POI QUANDO IL REATO NN ESISTE,COME NEL CASO DI QUEST'ALTRA RAGAZZA.PEGAH.PENSERO' AL TESTO DELLE MAIL,ANCHE,DA MANDARE AGLI INDIRIZZI CHE SONO ELENCATI A QUEL LINK..UNA MAIL PER I DUE RAGAZZI CHE RISCHIANO LA CONDANNA A MORTE,ED UNA PER PEGAH,PER CHIEDERE ALLA GRAN BRETAGNA CHE LE DIA ASILO POLITICO,PER SALVARLA DA UNA CONDANNA ANALOGA.PENSERO' A DEI TESTI CHE NN OFFENDANO NESSUNO,MA CHE SIANO INCISIVI.MAGARI,UNA COSA SEMPLICE,DEL TIPO:PLEASE,SAVE THEIR LIVES,NEL CASO DEI DUE RAGAZZI,E PLEASE,GIVE HER ASYLUM,PER LA RAGAZZA...............PREGHERO',NELLE MAIL,IMPLORERO',SPERANDO CHE SERVA A QUALCOSA.................NIENTE TONI ASPRI,PER NON PEGGIORARE LA LORO SITUAZIONE,SOLO UNA SEMPLICE PREGHIERA.......................

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Firmato...

Finazio ha detto...

Fatto. Da omosessuale la cosa mi tocca particolarmente.

ArabaFenice ha detto...

"La Repubblica Islamica dell'Iran perseguita gli omosessuali, i dissidenti e i liberi pensatori, attuando nei loro confronti una politica criminale. Le relazioni omosessuali in Iran sono considerate un crimine passibile di sadiche punizioni corporali e della pena di morte".
Poi si parla di islamismo come religione d'amore....
non ho letto il Corano ma non ho difficoltà a credere che il suo messaggio sia un messaggio d'amore... ma se poi questa è l'interpretazione che se ne da...
Non nego l'esistenza di un islam moderato. ma è molto circoscritto.

firmo subito la petizione.

Anonimo ha detto...

bravi,grazie.finazio,nn sono omosessuale,ma sogno un mondo in cui nn ci sarà più distinzione,ed essere omo o etero sarà considerato come preferire la panna o il cioccolato.capisco che in certi paesi sia più difficile che in altri,ma anche qui in italia ci sono discriminazioni.ed avvengono atti di violenza nei confronti dei gay solo in quanto gay.certo,è ben diverso quando le discriminazioni vengono attuate dallo stato,e più che mai quando uno stato lo punisce come un crimine,con la morte,nemmeno il più efferato degli assassini si merita la morte,secondo me.forza e coraggio.nn so cosa insegni l'islam,so sicuramente che nn tutti i paesi dove l'islam è una religione sono così oltranzisti.cosa che xò accade dove nn è riconosciuta la laicità dello stato.meditiamo,gente,meditiamo!

Anonimo ha detto...

Vado a firmarla subito.

Daniele

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Io, Rudy, per commentare commento.

PS: firmata la petizione come promesso

Daniele

Anonimo ha detto...

daniele,sembra risolto il problema,me ne accorgo ora.ti manderò una mail x rientrato allarme!

Anonimo ha detto...

firmato. Anch'io sto promuovendo una petizione importantissima per un ragazzo afgano che rischia la pena di morte perchè ha letto e portato in università un testo contro l'integralismo, ti do il link del mio blog, se mi aiuti copiati il post e pubblicalo anche tu.

http://nidodelcaos.blogspot.com/2008/01/petizione-estremamente-urgente.html

Anonimo ha detto...

ti aiuto di sicuro!ora vengo a vedere!