Questo articolo mi ha fatto venire in mente un post del mio amico Daniele Verzetti,il cui titolo è:OPINIONE DEL ROCKPOETA:UP AND DOWN,in cui metteva in guardia dagli investimenti rischiosi.Che possono essere rischiosi sia per l'inesperienza di chi li sottoscrive,sia per la mancanza di chiarezza di chi li propone.O anche per gli andamenti altalenanti del mercato azionario.Beh,in quest'articolo,più che di questi aspetti,sembra si tratti di una truffa bella e buona.Perpetrata da una banca,mica x strada o dietro consiglio di un "amico",se così lo vogliamo chiamare,un po' furbetto e malandrino!In una banca,da funzionari della banca stessa.L'articolo è molto lungo ed articolato,lo sarà anche il riassunto che vi farò,sennò nn potremmo capirci niente,già x me l'argomento finanza è oscuro al pari della negromanzia,comunque vi consiglio di leggervelo bene,perchè estremamente rappresentativo.
In pratica,si tratta di:contratti fantasma,date false,speculazioni a rischio.All'Unicredit.Non bisogna aver paura di dire il nome dell'istituto bancario,perchè il malcapitato imprenditore,Francesco Saverio Parisi, ha registrato tutto,quindi,no problem a chiamare le cose con il proprio nome.E chiede alla suddetta banca 280 milioni di danni.Perchè,per colpa di quei contratti finanziari ad altissimo rischio,ha dovuto chiudere l'azienda e 430 operai hanno perso il posto.PUFF.
L'azienda è la DIVANIA,fabbrica pugliese di divani,ovvio visto il nome,che prima del 2003 era una delle prime aziende esportatrici della Puglia e fatturava 65.000.000 di euro.Poi,è caduta vittima dei derivati,e di funzionari disonesti,da qui il titolo "DERIVATI,BUGIE E VIDEOTAPE".La banca x ora si difende dicendo che le perdite secondo loro nn ammontano a più di 20.000.000 di euro,che il resto va dimostrato,e mette le mani avanti avvisando tutti i risparmiatori sulle richieste della Divania.L'accusa è di truffa e usura.
SOLO PER CAPIRE CHE TIPO E' QUEST'INDUSTRIALE:VENIVA ACCUSATO DI PAGARE TROPPO GLI OPERAI,PAROLE DEL SINDACATO:"Era una delle più belle realtà industriali del Sud", dichiara Lorenzo Gullì, dirigente dei tessili Cisl, "non abbiamo mai avuto problemi di lavoro nero né di evasione fiscale o contributiva. Fino al 2002 era un'azienda forte, che esportava soprattutto negli Usa. La crisi è stata imprevista e improvvisa. L'unica nostra contestazione a Parisi era che pagava troppo gli operai". Scusi? "Sì, era un po' paternalista: versava gratifiche senza contrattarle con noi".
SOLO PER CAPIRE CHE TIPO E' QUEST'INDUSTRIALE:VENIVA ACCUSATO DI PAGARE TROPPO GLI OPERAI,PAROLE DEL SINDACATO:"Era una delle più belle realtà industriali del Sud", dichiara Lorenzo Gullì, dirigente dei tessili Cisl, "non abbiamo mai avuto problemi di lavoro nero né di evasione fiscale o contributiva. Fino al 2002 era un'azienda forte, che esportava soprattutto negli Usa. La crisi è stata imprevista e improvvisa. L'unica nostra contestazione a Parisi era che pagava troppo gli operai". Scusi? "Sì, era un po' paternalista: versava gratifiche senza contrattarle con noi".
Ed ora,della fiorente azienda restano solo macchinari inutilizzati e impolveriti,pellame lasciato lì,tutto è deserto.E dire che era cliente della Banca dagli anni 80!E poi parlano di fedeltà,di fiducia premiata,di traslochi facili......azz,che gli proporranno ai nuovi clienti,se trattano così quelli vecchi?Confesso di non saper spiegare cosa siano i derivati,io come derivati conosco solo quelli del latte,della carne,ecc,a limite gli emoderivati,per una passione mia per la medicina,perciò cito solo uno stralcio dell'articolo x spiegare qualcosa:"Nel 2000 i dirigenti di Bari lo hanno convinto a lanciarsi nei derivati: contratti complicatissimi, che in teoria sono un'assicurazione contro i rischi di cambio del dollaro. In pratica sono una scommessa che ha per controparte la stessa banca: ogni euro perduto dal cliente finisce a Unicredit, con provvigioni e commissioni. "Io non avevo nessun rischio di cambio", protesta ora Parisi, "perché proprio Unicredit mi anticipava, il giorno stesso dell'emissione, il 100 per cento delle mie fatture con gli Stati Uniti. Un dirigente della banca, però, mi confidò che le filiali avevano ricevuto l'ordine di 'fare budget con i derivati' e che mi conveniva accettare per non compromettere i normali fidi. I funzionari dicevano che non correvo rischi, perché loro avrebbero azzerato ogni perdita con nuovi contratti".
Boh,io a occhio avrei detto"Forse coi buoni postali ci capisco di più!",comunque andiamo avanti.
All'inizio tutto bene,poi cominciano a verificarsi buchi sempre più profondi,ma lascio ancora la parole all'articolo,perchè io gli up front nn so cosa siano,mannaggia!"Dopo i primi anticipi (up-front) a Divania,le scadenze annuali si chiudono con buchi crescenti. La banca li tappa con altri up-front, che però corrispondono a nuovi contratti sempre più rovinosi. In cinque anni Divania punta sui derivati l'incredibile cifra lorda di 219 milioni di euro: il quadruplo del suo fatturato massimo. Il giro di scommesse regge finché è pareggiato dagli utili industriali. Nel 2003, alle prime difficoltà di mercato ("Crollo del dollaro, concorrenza sottocosto cinese, una partita difettosa di pellami"), i debiti finanziari schiacciano l'impresa. Unicredit segnala le perdite e tutte le altre banche tagliano i fidi. L'imprenditore chiede copia di tutti i contratti, ma Unicredit ne trasmette solo una parte. Il 10 marzo 2004 Parisi, esasperato, nasconde una telecamera in un raccoglitore, lo sistema sulla mensola del suo ufficio e riprende di nascosto la riunione, durata un'ora, con il direttore della filiale Unicredit e il suo tecnico di derivati"
E QUI DI SEGUITO VIENE ANCHE IL DIALOGO CHE PARISI HA FILMATO:
"Stando ai contratti, è l'imprenditore che dovrebbe ordinare alla banca cosa, come e quando comprare. Anzi, Unicredit gli ha fatto firmare un'autocertificazione che lo identifica come "operatore qualificato", insomma un mago dei derivati. Il video tuttavia mostra che Parisi non ne capisce nulla: "Io, queste operazioni, non so di che cavolo parliamo... Io ho firmato, per carità, però almeno posso capire? (...) Io potevo sapere che tu mi dai 1.300.000 e per cinque anni devo pagare?". Neppure il direttore sa spiegargli i derivati: "Scusami, Saverio... ti ho fatto firmare una cosa che non era del mio settore...". Stando al video, il cliente viene invitato a "regolarizzare", cioè a "firmare dopo", speculazioni già concluse dalla banca.
Parisi protesta: "Ora mi ritrovo tutta una serie di operazioni che l'ok chi l'ha dato? Io non ho mai dato nessun ok". Anche la responsabile della contabilità di Divania, Anna Armenise, è furibonda: "Ci sono contratti che noi non abbiamo proprio... Li ho chiesti un sacco di volte... A me non è mai capitato di dover registrare a posteriori delle cose che non conosco". Replica del tecnico: "Le facciamo per postergare le operazioni in perdita". Parisi teme "un'altra mazzata di morte a fine anno" e insiste: "Non sarebbe stato opportuno che qualcuno mi avvisava?". Direttore: "Ho già chiesto scusa".
E QUI DI SEGUITO VIENE ANCHE IL DIALOGO CHE PARISI HA FILMATO:
"Stando ai contratti, è l'imprenditore che dovrebbe ordinare alla banca cosa, come e quando comprare. Anzi, Unicredit gli ha fatto firmare un'autocertificazione che lo identifica come "operatore qualificato", insomma un mago dei derivati. Il video tuttavia mostra che Parisi non ne capisce nulla: "Io, queste operazioni, non so di che cavolo parliamo... Io ho firmato, per carità, però almeno posso capire? (...) Io potevo sapere che tu mi dai 1.300.000 e per cinque anni devo pagare?". Neppure il direttore sa spiegargli i derivati: "Scusami, Saverio... ti ho fatto firmare una cosa che non era del mio settore...". Stando al video, il cliente viene invitato a "regolarizzare", cioè a "firmare dopo", speculazioni già concluse dalla banca.
Parisi protesta: "Ora mi ritrovo tutta una serie di operazioni che l'ok chi l'ha dato? Io non ho mai dato nessun ok". Anche la responsabile della contabilità di Divania, Anna Armenise, è furibonda: "Ci sono contratti che noi non abbiamo proprio... Li ho chiesti un sacco di volte... A me non è mai capitato di dover registrare a posteriori delle cose che non conosco". Replica del tecnico: "Le facciamo per postergare le operazioni in perdita". Parisi teme "un'altra mazzata di morte a fine anno" e insiste: "Non sarebbe stato opportuno che qualcuno mi avvisava?". Direttore: "Ho già chiesto scusa".
CIOE',FATEMI CAPIRE:PARISI AVRA' PURE SBAGLIATO A FIRMARE ALL'INIZIO PER AFFARI CHE NN CAPIVA,VOGLIO AZZARDARE QUESTO,MA LA BANCA,CHE HA MANDATO AVANTI AFFARI X CUI ERA NECESSARIA LA SUA FIRMA,SENZA CHE LUI LO SAPESSE?E CHE SI RIFIUTA DI FARGLI VEDERE I FOGLI DA CUI DOVREBBERO RISULTARE QUELLE OPERAZIONI?E POI,ALLA RIMOSTRANZA PIU' CHE LEGITTIMA,HANNO IL CORAGGIO DI DIRE "SCUSA"?DI ACCAMPARE PATETICHE SPIEGAZIONI TIPO"Le facciamo per postergare le operazioni in perdita".EH?Fatto sta,che l'azienda nel 2004 comincia a crollare x i debiti,e Parisi è costretto a stipulare IPOTECHE con QUELLA STESSA BANCA.......FOSSE GIA' STATO TUTTO PREVISTO DALL'INIZIO?MAGARI L'AZIENDA FACEVA GOLA ALLA BANCA.......
E inoltre,emerge una coincidenza:l'ipoteca a Parisi è stata concessa solo nel giugno del 2005,negli stessi giorni in cui si concludeva l'ispezione segreta a Unicredit da parte di Banca d'Italia.Che nel 2007 è stata condannata dalla Consob di aver dato ai suoi clienti DERIVATI GENETICAMENTE PRIVI DELLA FUNZIONE DICHIARATA DI COPERTURA DEI RISCHI a danno di ben 12700 imprese,mica cotiche!Anche se Parisi lamenta di averlo appreso leggendo "L'Espresso",nn dalle autorità di controllo......MALE,MALE,MALE!
SIAMO VICINI ALLA CONCLUSIONE.
L'avvocato della Divania chiede alla banca la documentazione completa a maggio del 2006,la riceve a novembre(però,6 mesi x avere ciò che avrebbero dovuto avere già da tempo!),ma.............sono stati alterati!206 operazioni in derivati su otto contratti,ed il primo,risalente al 9 GIUGNO 1998,richiama un regolamento Consob del 1°LUGLIO 1998......oibò,sapevano già tutto 21 giorni prima?Lungimiranti!Il secondo riporta anche un indirizzo e dei numeri di telefono che la società Divania avrebbe avuto solo due anni dopo.......questa gente è incredibile,ha doti divinatorie......Altri 5 nn sono mai esistiti,perchè nn sono mai stati depositati dalla banca,che nn ha mai nemmeno detto di averli smarriti.......VI CHIEDERETE,MA UN CONTRATTO VERO CI SARA'STATO?
LA RISPOSTA E':SI',ED E'QUELLO DEL VIDEO GIRATO DALL'IMPRENDITORE!E IL RISARCIMENTO COME L'HANNO CALCOLATO?LA PAROLA ALL'ARTICOLO:"Secondo il professor Tucci, a questo punto Unicredit va punita per tutto il valore lordo dei derivati (219 milioni e 61 di interessi): la banca infatti avrebbe perso il diritto di sottrarre i dollari accreditati a Divania per quelle "scommesse", giuridicamente "indebite" appunto perché fondate su "contratti falsi, inesistenti o distrutti"."
MA LA BANCA.........INCREDIBILE MA VERO,NON NEGA CHE CI SIANO STATI DEI CONTRATTI- FANTASMA,MA NEGA LE CONCLUSIONI A CUI LA DITTA DIVANIA E' ARRIVATA.....OIBO',CONTRADDITTORIA COME AFFERMAZIONE,NN VI PARE?SI GIUSTIFICANO ADDUCENDO "DEPRECABILI IMPRECISIONI" E "REITERATE DISATTENZIONI",SULLE DATE SCONCLUSIONATE DICONO CHE PROBABILMENTE SONO STATE AGGIUNTE DOPO(MA DAVVERO?NOI NN CI ERAVAMO ARRIVATI!).SECONDO LORO XO' QUESTO NN CAMBIA NIENTE:DICONO CHE IL CLIENTE,POICHE' HA TOLLERATO QUEL MODO DI AGIRE,(MA SE NON GLI FACEVANO NEMMENO VEDERE,TANTOMENO FIRMARE,I CONTRATTI!!!!!!!!!!)ACCETTANDO L'ESECUZIONE DEI DERIVATI IMPRECISI,E L'AUTOCERTIFICAZIONE COME OPERATORE QUALIFICATO DEL SETTORE,CIO' E'SUFFICIENTE AD ESONERARE LA BANCA.QUINDI,PER LA BANCA PARISI AVREBBE PERSO SOLO (DICIAMO COSI')15 MILIONI,MA POICHE' AVREBBE FIRMATO LA TRANSAZIONE,NON PUO' AVANZARE DIRITTI,ANZI,DEVE LUI PAGARE 4,5 MILIONI A LORO!
L'avvocato della Divania chiede alla banca la documentazione completa a maggio del 2006,la riceve a novembre(però,6 mesi x avere ciò che avrebbero dovuto avere già da tempo!),ma.............sono stati alterati!206 operazioni in derivati su otto contratti,ed il primo,risalente al 9 GIUGNO 1998,richiama un regolamento Consob del 1°LUGLIO 1998......oibò,sapevano già tutto 21 giorni prima?Lungimiranti!Il secondo riporta anche un indirizzo e dei numeri di telefono che la società Divania avrebbe avuto solo due anni dopo.......questa gente è incredibile,ha doti divinatorie......Altri 5 nn sono mai esistiti,perchè nn sono mai stati depositati dalla banca,che nn ha mai nemmeno detto di averli smarriti.......VI CHIEDERETE,MA UN CONTRATTO VERO CI SARA'STATO?
LA RISPOSTA E':SI',ED E'QUELLO DEL VIDEO GIRATO DALL'IMPRENDITORE!E IL RISARCIMENTO COME L'HANNO CALCOLATO?LA PAROLA ALL'ARTICOLO:"Secondo il professor Tucci, a questo punto Unicredit va punita per tutto il valore lordo dei derivati (219 milioni e 61 di interessi): la banca infatti avrebbe perso il diritto di sottrarre i dollari accreditati a Divania per quelle "scommesse", giuridicamente "indebite" appunto perché fondate su "contratti falsi, inesistenti o distrutti"."
MA LA BANCA.........INCREDIBILE MA VERO,NON NEGA CHE CI SIANO STATI DEI CONTRATTI- FANTASMA,MA NEGA LE CONCLUSIONI A CUI LA DITTA DIVANIA E' ARRIVATA.....OIBO',CONTRADDITTORIA COME AFFERMAZIONE,NN VI PARE?SI GIUSTIFICANO ADDUCENDO "DEPRECABILI IMPRECISIONI" E "REITERATE DISATTENZIONI",SULLE DATE SCONCLUSIONATE DICONO CHE PROBABILMENTE SONO STATE AGGIUNTE DOPO(MA DAVVERO?NOI NN CI ERAVAMO ARRIVATI!).SECONDO LORO XO' QUESTO NN CAMBIA NIENTE:DICONO CHE IL CLIENTE,POICHE' HA TOLLERATO QUEL MODO DI AGIRE,(MA SE NON GLI FACEVANO NEMMENO VEDERE,TANTOMENO FIRMARE,I CONTRATTI!!!!!!!!!!)ACCETTANDO L'ESECUZIONE DEI DERIVATI IMPRECISI,E L'AUTOCERTIFICAZIONE COME OPERATORE QUALIFICATO DEL SETTORE,CIO' E'SUFFICIENTE AD ESONERARE LA BANCA.QUINDI,PER LA BANCA PARISI AVREBBE PERSO SOLO (DICIAMO COSI')15 MILIONI,MA POICHE' AVREBBE FIRMATO LA TRANSAZIONE,NON PUO' AVANZARE DIRITTI,ANZI,DEVE LUI PAGARE 4,5 MILIONI A LORO!
CORNUTO E MAZZIATO,PER ESSERE CHIARI:SE I CONTRATTI ERANO FALSI,SE NEMMENO GLIELI AVEVANO FATTI FIRMARE,COME PUO' ESSERE LUI RITENUTO RESPONSABILE?CERTO,LUI HA SBAGLIATO A FIRMARE L'AUTOCERTIFICAZIONE,FORSE ALLETTATO DA GUADAGNI FACILI E VELOCI,E'STATO QUANTOMENO SUPERFICIALE,MA LA BANCA INVECE SI PUO DIRE PULITA?DI AVER AVUTO UN COMPORTAMENTO CORRETTO,PROFESSIONALE,LEGALE?MAH,SECONDO ME SI E' PERSO PROPRIO IL SENSO DI QUESTI TERMINI!E IL PUNTO E' CHE LORO SI SONO ARRICCHITI,LUI INVECE E' FALLITO E L'AZIENDA,OLTRE AI SOLDI,LA BANCA L'HA MESSA IN SACCOCCIA!
LA PROCURA DI BARI STA INDAGANDO,CI SONO GIA' DEI NOMI,E LA FINANZA ULTIMAMENTE HA ACQUISITO UN SECONDO VIDEO,SEMPRE GIRATO DALL'IMPRENDITORE NEL 2006,DOVE SI VEDE IL FUNZIONARIO DI UNICREDIT CHE GLI CONFIDA I VERI ORDINI DEI DERIVATI,CHE LA BANCA HA EMESSO FREGANDOSENE DEI PROCLAMI SCRITTI.ECCO IL DIALOGO:"Domanda Parisi: "Ti ricordi quando mi dicesti che se non fai i derivati ti tolgono l'affidamento?".Risposta delfunzionario: "E va bè, ma... se tu vai a leggere le comunicazioni che noi abbiamo sempre memorizzate sui nostri capi... La compliance, l'attenzione al cliente, la trasparenza,l'etica, la professionalità...'Sto cazzo! Allora tu lo scrivi e stai a posto... E poi dici alla rete di fare ben altro".EH,GIA'..........
BEH,SE QUESTA E' LA FILOSOFIA DI UNICREDIT,CHE DIRE..............E CHISSA' COSA COMBINANO,ANCHE LE ALTRE BANCHE!QUINDI,MI RIVOLGO A CHI HA AVUTO LA PAZIENZA DI LEGGERMI:OCCHIO GENTE,I SOLDI FACILI NON ESISTONO,CI TOCCA DA LAVORA'!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!E DIFFIDATE,GENTE,DIFFIDATE,DIFFIDATE DI TUTTO E DI TUTTI,SARA' POCO CARINO,MA SALVA IL CULO DA TANTE SITUAZIONI,NON SOLO QUELLE FINANZIARIE!
2 commenti:
Come non concordare con la tua conclusione?
Il mondo della finanza è popolato da squali e se non si sta più che attenti si finisce in pasto a loro!
Stare lontano da ciò che non si conosce e accontentarsi di una rendita bassa, ma che assicuri almeno il capitale!
(Sempre che si abbiano soldi da investire...)
hai pienamente ragione!se penso alla fatica che la gente fa x poter accantonare qualcosa,e alla fatica di chi nn ci riesce nemmeno,visti i tempi è già tanto se i conti si riesce a farli quadrare,nn sarei mai allettata da questo tipo di cose!l'articolo riguarda chi soldi ne ha tanti,ma stiamo attenti tutti,gli squali sono allettati anche dai piccoli risparmiatori!i miei zii hanno perso le loro sudate liquidazioni(mia zia ha lavorato in un ospeale psichiatrico,quando ancora c'erano!) in investimenti che secondo la banca nn presentavano grossi rischi!tutti li avevano xò sconsigliati,loro erano così convinti,ma un brutto giorno.....puff,le liquidazioni non c'erano più!
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