lunedì 18 febbraio 2008

IL DIRITTO DI SOGNARE


OGGI VI VOGLIO RACCONTARE UNA FAVOLA.LA FAVOLA DEL CAPRIOLO LUIGI.


ACCADE A CASTELLO DELL'ACQUA,PROVINCIA DI SONDRIO.LA CAPRIOLA ERA STATA RITROVATA DAL SIG.ERCOLE BERNOI NEI BOSCHI,ABBANDONATA DALLA MADRE E BISOGNOSA DI CURE,BEN DIECI ANNI FA.LUI L'HA ACCOLTA,ACCUDITA CON AMORE,SOLO HA COMMESSO LO SBAGLIO DI NON AVVERTIRE LE AUTORITA'.CHE PER QUESTO MOTIVO GLIEL'AVEVA SEQUESTRATA.

MA IL CAPRIOLO,ANZI LA CAPRIOLA,(NONOSTANTE LUI L'ABBIA CHIAMATA LUIGI,NON SO PERCHE',E' UNA "BAMBINA"),NON SI TROVAVA BENE NELLA RISERVA DOVE ERA STATA MESSA,AVEVA PASSATO TROPPI ANNI IN COMPAGNIA DELL'AMICO A DUE ZAMPE E NE SENTIVA LA MANCANZA,LE E' VENUTA ANCHE L'ALOPECIA E LE SUE CONDIZIONI DI SALUTE SONO DIVENTATE PRECARIE.COSI',GLIEL'HANNO RESTITUITA,GRAZIE ANCHE ALL'IMPEGNO DELLA CITTADINANZA CHE E' INTERVENUTA IN LORO DIFESA.

LA PICCOLA E' POTUTA TORNARE A CASA,SOTTO CUSTODIA GIUDIZIARIA,E SARA' SEGUITA DAL VETERINARIO DELLA ASL DI SONDRIO.PER L'OCCASIONE,LE E' STATO COSTRUITO UN RECINTO PIU' GRANDE DI QUELLO CHE AVEVA PRIMA.ED E'STATA ACCOLTA CON UNO STRISCIONE DI BENVENUTO PREPARATO DAI VICINI DI CASA.

IL SIG.BERNOI A FATICA HA TRATTENUTO LE LACRIME,L'HO VISTO IERI SERA AL TG,MI HA FATTO UN'ENORME TENEREZZA,PER DIECI ANNI L'HA CUSTODITA,PREMETTO CHE SONO D'ACCORDO CHE GLI ANIMALI SELVATICI DEBBANO ESSERE REISERITI NEL LORO HABITAT NATURALE,MA IN QUESTO CASO ORAMAI E' PASSATO COSI' TANTO TEMPO CHE IL SUO HABITAT E' DIVENTATO QUELLO,ACCANTO AL SIG.ERCOLE,CHE LE VUOLE MOLTO BENE.

FA BENE AL CUORE SENTIRE STORIE COME QUESTA,DI FRONTE A TANTE GUERRE,MALTRATTAMENTI,INCIUCI POLITICI,MARCIUMI VARI CHE CI SONO OGNI GIORNO,VEDERE CHE ESISTE L'AMORE PURO,LA SOLIDARIETA',CHE NN CONOSCONO CONFINI DI RAZZA,SPECIE,MI FA CAPIRE CHE SI PUO' ANCORA SPERARE,SOGNARE,GIUDICATEMI SCOCCA,MA IO HO BISOGNO DI QUESTO,E VORREI CE NE FOSSERO DI PIU' DI STORIE COME QUESTA.E CHE AVESSERO TUTTE UN LIETO FINE.

TANTISSIMI AUGURI A LUIGI ED ERNESTO.MI AVETE COMMOSSA E VE NE SONO GRATA.

3 commenti:

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Una storia dolce e serena.

Fa piacere leggerla in mezzo a tutte queste brutture che vediamo intorno a noi.

ArabaFenice ha detto...

è una storia bellissima che ha commosso anche me. Vorrei che anche tanti altri animali che soffrono il freddo, la fame, la sete e le malattie possano trovare qualcuno come Ernesto che li aiuti ad avere una vita più serena.

rudyguevara ha detto...

arabafenice,mi unisco a te in questa tua speranza.sai che mentre scrivevo avevo le lacrime agli occhi?daniele,ho scritto questa storia proprio x questo,per prendere una boccata d'aria fresca e pulita