lunedì 17 marzo 2008

PER IL TIBET


LHASA IN FIAMME




DURANTE IL WEEK-END I MASSACRI IN TIBET SONO CONTINUATI,LA POLIZIA HA CERCATO DI SOFFOCARE LE RIVOLTE NEL SANGUE,I CARNEFICI NN FANNO VACANZA,INUTILE DIRLO.QUESTO SARA' UN POST LUNGHISSIMO,RIASSUME CIO' CHE E' SUCCESSO DA VENERDI' AD OGGI,MA MI SENTO IN DOVERE DI FARLO.




MA PRIMA VI VOGLIO POSTARE IL MESSAGGIO DI ANTONIO:






Facciamo qualcosa per il Tibet!
Tutto ciò che si immagina può essere concretizzato ed il popolo del web non si è ancora reso conto della propria forza!

La rivolta in Tibet si sta estendendo; per lunedì, il governo cinese ha dichiarato un ultimatum ai manifestanti e si teme una strage come quella del 1989 in piazza Tienanmen. A conferma di ciò si stanno cercando di allontanare giornalisti e fotografi ed alle organizzazioni non governative è stato chiesto di lasciare il Tibet proprio entro domani.
http://www.repubblica.it/2008/03/dirette/sezioni/esteri/tibet/tibet-domenica/index.html
Quest’onda di protesta che sta attraversando il web, credo possa sfociare in manifestazioni reali anche fuori dal web ed in ogni città in cui ci troviamo... a cosa possono servire? A fare pressioni sulla politica, sull’opinione pubblica ed affinché possa arrivare un messaggio di sostegno ai manifestanti ed alle autorità affinché non prendano decisioni sconsiderate.
Non so voi come la pensiate riguardo al boicottaggio delle olimpiadi, sarebbe saggio andarci per non aumentare la propaganda e l’insano nazionalismo cinese, il cui popolo non verrebbe a conoscere i veri motivi del boicottaggio; certo sarebbe pure ragionevole boicottare, ma è una decisione che andrebbe presa a livello europeo e pare che se ne stia discutendo o ci si appresti a discuterne, ma sinceramente non credo purtroppo si faccia nulla, se non qualche solito ammonimento che non porta a niente.
Credo che se spontaneamente questo dissenso e questa protesta dal “basso” troverà la giusta via in delle manifestazioni diffuse e contemporanee in diverse città italiane, quelle in cui ci troviamo, questo potrebbe avere un peso sensibile nelle decisioni e nella pressione che il governo “deve” decidersi ad esercitare in quanto “alleato” commerciale e partner dello sviluppo della Cina, insieme a tanti altri paesi.
Diffondete questo messaggio, se sentite di farlo, a blog amici, per e-mail, forum ed a tutti i vostri conoscenti.
Io sono di Bologna, la mia mail è
nexus.principe@yahoo.it, tu che leggi da Roma, Milano, Bari, Torino, Napoli, Palermo, etc... se vuoi potresti trasmettere questa iniziativa ad amici, conoscenti, tramite il web ed anche direttamente, così attraverso successive conferme (basterebbero commenti nei blog o e-mail), possiamo renderci conto delle adesioni e decidere di comune accordo le .
So che esistono già diverse manifestazioni organizzate; l'obiettivo è proprio quello di farle conoscere ed in loro occasione di organizzarne spontaneamente e contemporaneamente altre nelle diverse città italiane, anche i giorni successivi.

QUESTO CIO' CHE GLI HO RISPOSTO:ciao antonio,sono venuta a vedere e ti dico che diffonderò il tuo messaggio.farò oggi un post sul tibet,ed inseriro' cio' che dici,linkandoti.l'unione fa la forza,anche se purtroppo i massacri continuano.boicottare le olimpiadi secondo me sarebbe utile,spiegando le motivazioni,anche se la censura in cina è tanta e probabilmente la gente comune nn saprebbe mai le vere ragioni,ma tramite il web qualcosa arriva sempre!avanti così!rudyguevara.

LA MAIL DI ANTONIO E' DISPONIBILE,COME VEDETE.SE ANDATE A LEGGERE IL SUO POST,TROVERETE ANCHE UNA TRACCIA SULLA STORIA DEL TIBET E SULLE VICISSITUDINI DI QUESTA GENTE CHE STA SOFFRENDO DA ORMAI TROPPO TEMPO.

ED ORA VENIAMO A CIO' CHE E' SUCCESSO IN QUESTI ULTIMI GIORNI,VI LINKO e RIASSUMO GLI ARTICOLI DI REPUBBLICA:

India, la rivolta vissuta con gli esuli"Repressione sempre più feroce" LE NOTIZIE A DHARAMSALA,DOVE SI TROVANO MOLTI ESULI,SULLA RIVOLTA E LE CONSEGUENTI REPRESSIONI IN TIBET,ARRIVANO TRAMITE ALTOPARLANTI.E DA PHUNTSOK WANGCHUCK,SEGRETARIO GENERALE DI GU CHU SUM,ASSOCIAZIONE DEGLI EX PRIGIONIERI POLITICI ESILIATI QUI DOPO LE ULTIME RIVOLTE RISALENTI A 20 ANNI FA.ANCHE I LAICI SONO SCESI IN PIAZZA,I MONACI SONO ATTUALMENTE BLOCCATI NEI MONASTERI CIRCONDATI DALLA POLIZIA E LI' STANNO PROTESTANDO FACENDO LO SCIOPERO DELLA FAME.LA FOLLA HA INCENDIATO NEGOZI E BANCHI NEL MERCATO DI LHASA,LA CAPITALE,PURTROPPO NE HANNO FATTO LE SPESE ANCHE NEGOZI DI TIBETANI E MUSULMANI HUI CHE ANCHE SE IN MINORANZA SI TROVANO LI' ASSIEME AI COMMERCIANTI CINESI.SI SONO UNITI ALLA PROTESTA ALTRI MONACI DEL TEMPIO DI RAMOCHE,ED ALTRI CITTADINI.NATURALMENTE LA POLIZIA HA REAGITO, LE PERSONE ACCORSE HANNO SENTITO NUMEROSI COLPI DI ARMI DA FUOCO E HANNO VISTO FERITI IN STRADA.LE MANIFESTAZIONI S ESTENDONO ANCHE A NYANGRA,VILLAGGIO A 50 KM DA LHASA,DOVE LA POPOLAZIONE E' INTERVENUTA X DIFENDERE I MONACI DEL MONASTERO DI SERA. PROTESTE ANALOGHE DAI RELIGIOSI DEL TEMPIO DI LABRANG E CORTEI NELLE STRADE DI SANGCHU CONTY KANLHO.TUTTE QUESTE INFORMAZIONI SONO ARRIVATE AGLI ESULI DEL'INDIA.PARE CHE QUESTO DISCORSO DEL LEADER SPIRITUALE DALAI LAMA ABBIA DATO CORAGGIO AI TIBETANI: "Da sessant'anni i tibetani continuano a vivere in un clima di paura, intimidazione e sospetto", aveva dichiarato, aggungendo che "la repressione cinese aumenta con numerose, inimmaginabili e massicce violazioni dei diritti umani".

Tibet, strage nelle vie Lhasaguerra di cifre sul numero di mortiUltimatum cinese: "La rivolta cessi entro lunedì a mezzanotte"Dopo l'arresto di 102 tibetani in India, pronto a partire un altro gruppoDHARAMSALA (INDIA) - LA SITUAZIONE DEGENERA,LA POLIZIA STA ARRIVANDO IN TUTTI I DISTRETTI E SONO IN ARRIVO ANCHE RINFORZI DA PECHINO DA GOLMUD ,LORO DICONO,PER PORTARE"ulteriore progresso". I TESTIMONI RIFERISCONO DI SPARATORIE DALLE AUTO IN CORSA SUI MANIFESTANTI E ANCHE SU CITTADINI CHE NN STANNO ADERENDO ALE PROTESTE,COSI',SOLO X IL FATTO DI ESSERE TIBETANI.
I MEDIA CINESI ANNUNCIANO UNA DECINA DI MORTI,MA X IL GOVERNO TIBETANO IN ESILIO I NUMERI SAREBBERO DI TRENTA. L'ULTIMATUM DELLA POLIZIA E' DI CONSEGNARSI ENTRO LUNEDI'(OGGI,CIOE'NEL MOMENTO IN CUI SCRIVO) PROMETTENDO UN "TRATTAMENTO DI FAVORE"!!!!!!IMMAGINO QUALE,SI'!ALTRIMENTI,DICONO,LA SITUAZIONE DEGENERERA' ULTERIORMENTE.NELLE CITTA' DI LHASA,MA ANCHE DI CHENGDU,NEL SICHUAN,ZONA DELLA CINA DOVE ABITANO NUMEROSI ESULI TIBETANI,LE TRUPPE HANNO CIRCONDATO I QUARTERI CONSIDEATI A RISCHIO E TAGLIATO LA LUCE ANCHE X NN FAR ARRIVARE LORO LE IMMAGINI DELLE RIVOLTE CHE NEL RESTO DELLA CINA INVECE SONO STATE DIFFUSE. LE IMMAGINI CHE TRASMETTONO LE AUTORITA' CINESI,OVVIAMENTE,SONO QUELLE CHE PIU' FANNO COMODO A LORO:CIOE',I TIBETANI CHE INCENDIANO I NEGOZI AL MERCATO,LE AUTO,FIGURIAMOCI SE TRASMETTONO PURE LE REAZIONI DELLA POLIZIA, I PESTAGGI,LE UCCISIONI RIVOLTI A GENTE INERME!PARLANDO CON ESULI TIBETANI IN INDIA E NN SOLO,EMERGE CHE IL DEPENNAMENTO DELLA CINA DALLA LISTA NERA DEI PAESI CHE VIOLANO I DIRITTI CIVLI,MESSA A PUNTO DAGLI USA ULTIMAMENTE,HA ESASPERATO ULTERIORMENTE GLI ANIMI DI CHI TALI VIOLAZIONE LE SUBISCE DA DECENNI,I TIBETANI APPUNTO.USCITA CHE COINCIDE CON IL 49ESIMO ANNIVERSARIO DELLA FALLITA RIVOLTA CONTRO LE AUTORITA' CINESI,PIU' LE OLIMPIADI PROSSIME,INSOMMA,MACCHIA SU MACCHIA,QUANTO ANCORA POTEVA TOLLERARE UN POPOLO?INOLTRE,LE AUTORITA' CINESI SI ARROGANO PURE IL DIRITTO DI SCEGLIERE,VAGLIARE ED APPROVARE OGNI REINCARNATO,OGNI BUDDHA VIVENTE,OGNI MAESTRO SPIRITUALE DEI TIBETANI,NN SI ACCONTENTANO DI AVERLI SOTTOMESSI E SCHIAVIZZATI,PURE LE AUTORITA' RELIGIOSE SONO SCELTE DA LORO....IL MOTIVO E' LAMPANTE:CON MAESTRI SPIRITUALI SCELTI DAL GOVERNO DI PECHINO,SI AGGIUDICANO L'INDOTTRINAMENTO E LA COERCIZIONE DEI MONACI RIBELLI!LE RIBELLIONI DILAGANO ANCHE NELLA REGIONE DI PASHU,NEL KHAM,ABITATA DA TRIBU' GUERRIERE E DEVOTE AL BUDDISMO.NATURALMENTE,NUMEROSE TRUPPE HANNO BLOCCATO L'ACCESSO A QUESTA REGIONE.NEL NORD DELL'INDIA SIA RELIGIOSI CHE LAICI MANIFESTANO,HANNO PAURA DELL'ULTERIORE BAGNO DI SANGUE CHE POTREBBE VERIFICARSI MA SONO ANCHE ORGOGLIOSI DEI LORO FRATELLI.RETATE E ARRESTI NOTTURNI SI SONO GIA' VERIFICATI ANCHE LI'.IL DALAI LAMA INVITA SIA I TIBETANI CHE I CINESI AD EVITARE LA VIOLENZA,MA QUANDO UNA SITUAZIONE COSI' ESPLODE,E' MOLTO DIFFICILE TORNARE INDIETRO. LA POPOLAZIONE NN NE PO' PIU' DI SUBIRE E DI CHINARE IL CAPO,E NN ACCETTA PIU' LA POSIZIONE DEL DALAI LAMA DI NON VIOLENZA.OLTRE ALL'UMILIAZIONE DI ESSERE TENUTI SOTTO IL TACCO,PURE LA LORO SITUAZIONE ECONOMICA VA A ROTOLI,ESSENDO I POSTI DI LAVORO DESTINATI IN LARGA PARTE AI NUOVI ARRIVATI CINESI,CHE SONO ORAMAI LA MAGGIORANZA DELLA POPOLAZIONE!SI PRFERISCE CHIAMARE CINESI DA ALTRE REGIONI DELLA CINA CHE ASSUMERE TIBETANI.ADDIRITTURA,X EVITARE CHE I TURISTI CHE VISITANO I MONASTERI ABBIANO CONTATTI TROPPO DIRETTI COI DISSIDENTI,N QUASI OGNI MONASTERO SONO STATI INSERITI FALSI MONACI E LAMA ISTRUITI DAL REGIME!LA POLIZIA INDIANA,INTANTO,HA GIA' ARRESTATO I GIOVANI TIBETANI CHE SI ERANO MESSI IN MARCIA X RAGGIUNGERE IL CONFINE IN VISTA DELLE PROSSIME OLIMPIADI.E QUESTO,PER NON URTARE LA CINA E NN AVERE PROBLEMI,VSTI I COSPICUI AFFARI CHE ANCHE LORO HANNO INTRAPRESO CON LEI!E POI,I CONFINI SONO VICINI,QUINDI ANCHE LA PAURA FARA' LA SUA PARTE!MA ALTRI 44 PARTIRANNO LUNEDI'(CIOE' OGGI),PER RAGGIUNGERE I LORO COMPAGNI CHE SONO STATI ARRESTATI.

"A Lhasa una repressione orribile"La protesta corre su internet C'E' CHI DICE,IN BARBA A QUELLO CHE VIENE DICHIARATO DAI CINESI,CHE I MORTI SIANO CENTINAIA,MA C'E' ANCHE CHI GIUDICA GLI ESULI TIBETANI IN INDIA COME TERRORISTI E CRITICA L'INDIA CHE LI OSPITA.EH GIA',A SECONDA DI CHI GUARDA,COME DICEVA IL PROVERBIO"LA MALIZA STA IN CHI GUARDA........"ANCHE IL WEB SI OCCUPA,NATURALMENTE,DI CIO' CHE STA ACCADENDO IN TIBET.PREVALE LA SOLIDARIETA',OVVIO,MA NN POSSIAMO ASPETTARCELA DAI QUOTIDIANI CINESI,OVVIO ANCHE QUESTO,CHE APPOGGIANO LA POLITICA DI PECHINO.QUESTI I SITI CHE APPOGGIANO L'INDIPENDENZA DEL TIBET,E CHE SONO CONTINUAMENTE AGGIORNATI:(http://www.tibet.net/, http://www.studentsforafreetibet.org/), http://www.tibet-cafe.net/ QUI SI RACCONTA DI UNA TELEFONATA DA LHASA CHE RIFERISCE DI 300 MORTI, href="http://www.tibetanuprising.org/),">E POI CI SONO LE CHAT: (http://www.tibetchat.tibetsearch.com/),"secondo l'indiana Angie22, ad esempio, "quello che sta accadendo in Tibet è orribile".
MA ECCO ANCHE LE TESTATE CINESI,ED I LORO RACCONTI DI TUTT'ALTRO TENORE:. "China Daily" (http://www.chinadaily.com.cn/) "sostiene che dietro alle violenze c'è il Dalai Lama, sottolinea i danni provocati dai manifestanti e dice che la polizia è stata inizialmente costretta ad usare una quantità limitata di gas lacrimogeni e a sparare dei colpi di avvertimento per disperdere la folla. Poi cita il racconto di Han Jingshan, un blogger cinese che vive a Lhasa e che parla di lanci di pietre pesanti anche un paio di chilogrammi e di ventenni tibetani che bruciano auto. E:"Sul forum a disposizione dei lettori, i toni sono molto diversi: "Secondo me è completamente sbagliato che dei terroristi siano protetti in un altro Stato, l'India, mentre attaccano un terzo paese", scrive DirtyHarry. "Queste persone dovrebbero essere cacciate al di fuori dei confini indiani".
SUL SITO DELE OLIMPIADI DI PECHINO,NESSUN RIFERIMENTO AGLI SCONTRI,SI PARLA DI SPORT E BASTA,OVVIO ANCHE QUESTO.IL SITO E' IL SEGUENTE:(http://en.beijing2008.cn/ SOLO QUESTO RIFERIMENTO A LHASA: "tra il 20 e il 21 giugno la fiaccola olimpica, simbolo di fratellanza tra i popoli e dei valori positivi dei Giochi, attraverserà le strade della città nel suo lungo viaggio da Olimpia alla capitale della Cina".SIMBOLO DI FRATELLANZA TRA I POPOLI,VALORI POSITIVI.....PUO' LA CINA RAPPRESENTARE QUESTI VALORI?E' ETICO ED UMANO PARTECIPARE A QUESTE OLIMPIADI?IO DICO DI NO,PENSIAMO ALLE OLIMPIADI SVOLTE NELLA GERMANIA NAZISTA,IL PARALLELO SEMBRERA' FORTE MA VISTO QUELLO CHE STA ACCADENDO...........

"Il centro di Lhasa è un macello"Gli italiani raccontano dal campusPOSTO L'ARTICOLO PER INTERO,I LORO RACCONTI SPIEGANO BENISSIMO LA SITUAZIONE:LHASA - "Ieri la polizia ci aveva detto che la situazione era tranquilla e noi siamo andati verso il centro. Era un macello". E' la drammatica testimonianza di uno studente italo-indiano, Athisha, bloccato da due giorni con due sue colleghe dell'Istituto orientale di Napoli nel campus della Tibet University.
Athisha, Carmela, 25 anni di Napoli, e Giulia, 24 anni di Enna, sono nella capitale tibetana da ottobre. "Io sono tranquilla - dice Carmela - Ci hanno raccontato che oggi a Lhasa c'è una sorta di tregua, in giro ci sono solo i soldati cinesi. Il console italiano ci ha assicurato che non corriamo alcun pericolo e che entro i prossimi due giorni sarà possibile uscire di qui, ed eventualmente tornare a casa. Se la situazione si normalizzerà però io resterò in Tibet fino a luglio. L'ho detto anche ai miei. Certo che sono preoccupati ma non voglio scappare, io voglio studiare il tibetano".
Diversa la posizione di Giulia: "Lascerò il Paese appena possibile. Qui è un inferno, di cui fra l'altro noi non sappiamo niente. Dal campus non si può uscire, e nel campus non si può entrare. Sono venuta qui per imparare la lingua, per vivere con i tibetani, e oggi è evidente che questo non si può più fare". Giulia racconta di un avventuroso ritorno dall'India, ieri: "Non sapevo quale situazione avrei trovato. Rientravo, via Kathmandu, dalle vacanze invernali, ma non sono potuta tornare subito al campus: il centro storico della città era blindato. Sono stata accolta dal consolato nepalese, che mi ha ospitato per alcune ore. Poi mi hanno riportato qui, e non sono più potuta uscita".
La ragazza descrive "una città piena di fumo, e di soldati cinesi" e racconta della difficoltà di avere informazioni su quello che sta succedendo: "I nostri amici tibetani, che vivono fuori da qui, non sono rintracciabili - spiega - I cellulari sono saltati".
Gli italiani nella capitale tibetana sono una decina - i tre studenti, tre cooperanti e quattro turisti di Roma - e sono tutti in "costante contatto" con il consolato italiano a Pechino, ha assicurato l'ambasciatore in Cina, Riccardo Sessa.
Intanto arrivano altre testimonianze dagli stranieri presenti in Tibet. Una persona che vive non lontano dal Jokhang, il grande tempio nel centro di Lhasa, ha affermato di aver sentito colpi di arma da fuoco. Un'altra ha detto di essersi affacciata su una strada centrale, una traversa di viale Pechino, e di averla vista "piena di mezzi corazzati" e che i soldati fermavano dei giovani tibetani. Turisti stranieri descrivono una città fantasma, percorsa solo dai mezzi cingolati della polizia militare.
Per il secondo giorno consecutivo, alcuni affermano di aver visto delle persone in borghese sparare dalle auto sui passati. I cinesi non escono per paura di essere attaccati dai tibetani, i tibetani per paura di essere arrestati dalle forze di sicurezza, che continuano a mantenere un rigido cordone di sicurezza intorno ai monasteri dai quali è partita la rivolta, quelli di Drepung, Sera e di Ganden.
La maggioranza dei turisti sono bloccati negli alberghi: è il personale che li ferma, su ordine della polizia, che afferma che muoversi sarebbe "rischioso" ma alcuni sono partiti lo stesso, accompagnati da agenti di viaggio locali. Gli stranieri a Lhasa sono pochi, perché sul Tetto del Mondo il freddo è ancora intenso e la stagione turistica inizia in maggio. Un gruppo di francesi è arrivato nel pomeriggio a Chengdu, nella provincia del Sinchuan, quella dalla quale provengono la maggior parte degli immigrati cinesi in Tibet.
"Ho visto molta gente con la testa sanguinante e dappertutto c'erano ambulanze, carri armati e polizia", ha detto una di loro. Un altro ha raccontato che le manifestazioni ci sono state per tutta la settimana ma che le violenze si sono verificate solo ieri quando "sono arrivati i mezzi corazzati, si sono sentiti dei colpi di arma da fuoco, poi si è alzato del fumo".

ED ECCO LE ULTIMISSIME NOTIZIE:

Tibet, scade oggi l'ultimatum"Consegnatevi o corte marziale"Parlamento in esilio: "Centinaia le vittime" 10:25 Parlamento in esilio: "Intervengano le Nazioni Unite"
In un comunicato del parlamento tibetano in esilio è scritto: "Il fatto che le grandi manifestazioni iniziate il 10 marzo nella capitale tibetana Lhasa e in altre regioni del Tibet abbiano portato alla morte di centinaia di persone a causa dell'uso della forza, deve essere portato all'attenzione delle Nazioni Unite e della comunità internazionale"
10:17 Arresti e feriti tra i manifestanti in Nepal
Sono 48 i manifestanti tibetani arrestati questa mattina a Kathmandu, mentre altri tre sono stati feriti in modo grave e sono ricoverati in ospedale. Lo riferiscono testimoni sul posto. Tra gli arrestati anche cinque monaci e alcune suore che con altri profughi tibetani protestavano pacificamente dinanzi agli uffici delle Nazioni Unite nella capitale nepalese
09:52 Parlamento in esilio: "Le vittime sono centinaia"
Secondo il Parlamento degli espatriati a Dharmasala, in India, le vittime della repressione cinese sarebbero centinaia
09:04 Radicali piemontesi da Veltroni con bandiere tibetane
I radicali aderenti all'associazione Adelaide Aglietta di Torino seguiranno alcune delle tappe piemontesi del tour di Walter Veltroni sventolando bandiere tibetane. Il primo appuntamento domani mattina a Verbania, in piazza Ranzoni, e nel pomeriggio a Novara, nel cortile del Broletto.
08:25 Australia esorta alla moderazione. Proteste a Melbourne
Il premier laburista australiano Kevin Rudd ha fatto appello alle autorità cinesi perchè esercitino moderazione dopo il sanguinoso giro di vite contro le manifestazioni in Tibet, definendo "preoccupante" il ricorso alla violenza. Continuano intanto le manifestazioni pro Tibet nelle maggiori città australiane. Ieri hanno protestato più di 100 persone davanti al consolato cinese di Melbourne
07:26 Pechino: "Ridicole le versioni del Dalai Lama"
Il presidente della regione autonoma del Tibet Qiangba Puncog, ha definito "ridicole" le versioni dei fatti date ieri dal Dalai Lama, il leader tibetano in esilio, e dalla stampa occidentale. I disordini, ha proseguito, non possono essere definiti "manifestazioni pacifiche"
07:22 Cina: "Tredici vittime bruciate vive o pugnalate"
Pechino innalza a 13 il numero delle vittime nei sanguinosi scontri di venerdì a Lhasa (finora la stima ufficiale si fermava a 10 vittime): "civili innocenti" sono stati bruciati vivi o pugnalati. Fonti governative cinesi hanno aggiunto che i rivoltosi hanno appiccato più di 300 incendi in zone residenziali e negozi
07:18 Cina: "Non abbiamo sparato contro i manifestanti"
La Cina nega di aver usato armi mortali per sedare le violente proteste a Lhasa e assicura che le forze militari non hanno sparato alcun colpo. "Sono stati usati semplicemente gas lacrimogeni"
07:15 Scade oggi l'ultimatum lanciato dalla Cina: "Consegnatevi o corte marziale"
Scade oggi a mezzanotte ora locale (le 17 in Italia) l'ultimatum lanciato dalle autorità di Pechino ai rivoltosi perchè si consegnino: se lo faranno saranno trattati con 'clemenza', hanno assicutato, ma se proseguiranno con la rivolta rischiano anche la corte marziale

QUANTO DOVRA' DURARE QUESTO MASSACRO?UNIAMOCI AI CORI DI PROTESTA,ED INVITIAMO IL MONDO INTANTO A BOICOTTARE LE OLIMPIADI,A PRENDERE COSCIENZA ED ANCHE AD AIUTARE CONCRETAMENTE I TIBETANI,BASTA MEZZI SORRISI DI COMPIACIMENTO,BASTA ADULARE IL DALAI LAMA,NEANCHE TANTO ULTIMAMENTE CONSIDERATO IL FATTO CHE NN E'STATO NEMMENO RICEVUTO UFFICIALMENTE NELL'ULTIMA SUA VISITA IN ITALIA,E POI VOLTARE LE SPALLE,FAR AFFARI COI CINESI,E CHIUDERE GLI OCCHI,LA BOCCA,IGNORARE.......MA SE TORNASSE UN ALTRO HITLER,MI CHIEDO,LO LASCEREBBERO FARE E TUTTI ZITTI?LA STORIA NN CI HA INSEGNATO PROPRIO NIENTE?





3 commenti:

marina ha detto...

ho paura dell'ultimatum, mi chiedo che cosa accadrà.
sul boicottaggio non mi faccio illusioni, la cina fa gola come partner commerciale

spero più negli atleti stessi
marina

aeo ha detto...

io non ho voglia di commentare... lo sai che sono cattolico (forse un po' troppo a modo mio)... ma è assurda tutta questa violenza, non la concepisco, come non concepisco le persecuzioni... che grettezza mentale!!! scusami gemellina ma per adesso non mi sento di dire di più. A modo mio, li ricorderò nei miei pensieri!

rudyguevara ha detto...

angelo,i tibetani nn ne possono piu' della politica della non violenza.mi chiedo perche' abbiano aspettato cosi' tanto.....purtroppo,le loro forze sono minori rispetto a quelle della cina,nn so come andra' a finire,e rispondo anche a te marina con questa mia affermazione......nemmeno io mi illudo sul boicottaggio,ma bisognna farci sentire in qualche modo.e spero che gli atleti abbiano la sensibilita' di ribellarsi a questa logica del profitto.