martedì 11 marzo 2008

BRUTALITA' CONTINUE IN TIBET

La mia cara amica Caramella Fondente mi ha segnalato questo articolo sul Dalai Lama,vi ricordate,quello che venne trattato come un appestato dal precedente governo?Ve lo pubblico per intero:

Il Dalai Lama: "Ancora brutalita´ in Tibet". Contestazioni anti cinesi nell´anniversario della rivolta di Lhasa.
Quale migliore occasione delle Olimpiadi di Pechino per denunciare la politica cinese in Tibet? Lo ha capito bene il Dalai Lama che, nel giorno dell´anniversario della rivolta anticinese di Lhasa, la stessa che diede inizio al suo esilio, ha usato parole di fuoco contro i suoi vicini.Senza abdicare alla politica della via di mezzo, quella che mira alla ricerca di un compromesso onorevole con Pechino sull´autonomia della regione, il premio nobel per la pace ha denunciato un notevole aumento della repressione e della brutalita´ in Tibet.Partiti dalla cittä indiana di Dharamsala, cento esuli tibetani hanno dato il via alla cosidetta Marcia del ritorno, evocazione simbolica di un futuro rientro in patria. La loro marcia dovrebbe concludersi in Tibet l´8 agosto, in coincidenza con l´inizio dei giochi.A Kathmandu, in Nepal, la polizia ha impedito a un gruppo di manifestanti di arrivare fino all´ambasciata cinese.Ma gli echi della protesta tibetana si sono avvertiti anche in Grecia: un gruppo di atleti ha inscenato la cerimonia di accensione della torcia olimpica dei diritti umani. Dovrebbe attraversare 50 cittä prima di arrivare al confine tibetano con la Cina proprio all´apertura dei giochi. Occhi puntati su Pechino, dunque, nel bene e nel male.


Andate comunque alla pagina contentuta nel link,c'è un video molto significativo.
IO SPEREREI NEL BOICOTTAMENTO DELLE OLIMPIADI CINESI,MA SO CHE E' SOLO UN'UTOPIA.I SOLDI AVANTI A TUTTO,COME SEMPRE.

2 commenti:

Franca ha detto...

Fermo restando che io sono per l'indipendenza del Tibet, sul boicottaggio delle olimpiadi sono perplessa perchè se si decide di usare questo strumento allora va fatto sempre e non a corrente alternata.
Ci fu lo stesso "accanimento" per le olimpiadi in Corea?
E per quanto riguarda, ad esempio gli USA cosa dire allora?
La pena di morte esiste anche negli USA, l’inquinamento anche lì non scherza (non hanno neanche firmato il protocollo di Kioto), esportano la loro “democrazia” con le bombe ed hanno inventato “la guerra preventiva”...

rudyguevara ha detto...

sono d'accordo con te,franca.e x questo dico:cominciamo ad agire concretamente,partendo dalla cina.nn solo x il tibet,in cina ci sono parecchie cose che nn vanno,dal punto di vista dei diritti civili,ma come sempre prevarrà la logica del profitto,questa è più che altro una provocazione,so benissimo che le olimpiadi andranno avanti,figurati!come gli affari,hanno voglia le imprese italiane a lamentarsi,gli operai italiani a perdere il lavoro,ed i consumatori a nn avere nessuna garanzia su ciò che acquistano,i prodotti cinesi costano poco,a nessuno importa se sono scadenti e prodotti col sangue dei loro operai.già,gli operai,per qualcuno nemmeno esistono più!