martedì 1 aprile 2008

SETTE PUNTI PER UNA BUONA DEMOCRAZIA


INIZIATIVA MOLTO INTERESSANTE CHE TROVO SUL BLOG DEL MIO CARO AMICO LUCIANO COMIDA,E CHE INVITO ANCHE VOI A SOTTOSCRIVERE,E ANCHE A FAR PASSAPAROLA.CARA DEMOCRAZIA,E'UN'ASSOCIAZIONE LIBERA TRIESTINA DI DISCUSSIONE POLITICA E CULTURALE.CARA DEMOCRAZIA......SAPETE BENISSIMO COS'E' LA DEMOCRAZIA RAGAZZI,MA MAGARI I NOSTRI POLITICI HANNO UN PO' LE IDEE CONFUSE,QUINDI CONVIENE RINFRESCARGLIELE. QUESTO IL POST DI LUCIANO,IL CARO RINGHIO:

"Cara Democrazia: sette punti per il dopo votoCon un gruppo di amiche e amici di Cara Democrazia di Trieste , abbiamo scritto un documento.Si può aderire alla nostra iniziativa scrivendo a carademocrazia@email.it o sui commenti del sito http://carademocrazia.splinder.com/ .Ma prima: Cara democrazia di Ivano Fossati. http://www.kwmusica.kataweb.it/kwmusica/pp_scheda.jsp?idContent=125382&idCategory=2028Si parla da tempo della crisi del Paese: economia e rapporti sociali, scarsa efficienza della Pubblica Amministrazione e giustizia, istruzione e ricerca, etica e globalizzazione, laicità vissuta come contrapposizione e non come garanzia, concetto di Patria e di Nazione come memoria proficua per la collettività del futuro, la criminalità organizzata e tanti altri ancora. Sembrano quasi scomparsi i punti di riferimento e persa la speranza in una via d'uscita.Eppure valori e ideali che derivino dall'etica sono ancora necessari, per superare le fatiche e gli ostacoli della vita. Eguaglianza, solidarietà e liberalismo possono coesistere, se tradotti nella realtà attuale. Democrazia, integrazione, merito, lavoro, regole, laicità, tasse, ricerca, scuola, sicurezza, ecologia, Europa, mondo, moralità, realismo, trasformazione sono gli argomenti da affrontare: danno senso e corpo a un incontro. Quello tra le esigenze dei singoli individui e il contemporaneo sviluppo della società.Ora è necessario un intervento corale per correggere le deviazioni della politica, che mettono in difficoltà anche tanti rappresentanti convinti della necessità del rinnovamento. Chiediamo buone leggi e un buon governo, che attui interventi condivisibili. Riteniamo pertanto poco utili, se non addirittura controproducenti, azioni pur tanto diffuse come il generico sdegno, il voto espresso "turandosi il naso" o l'astensione elettorale: sono ininfluenti sulle riforme e sui partiti, che diventano ancora più autoreferenziali e autonomi dal nostro controllo. I partiti, piaccia o no, sono motori della vita pubblica e quindi servono cambiamenti nel loro interno per ovviare ai problemi del Paese. Perciò chiediamo ai partiti un impegno a rispettare i seguenti punti: 1. la rinuncia ai tanti privilegi e ai costi eccessivi della politica, con la prospettiva a breve termine di adeguarli almeno a quelli dei Paesi dell'Unione Europea; 2. un ricambio generazionale che riguardi chi ha perso una tornata elettorale o ha avuto incarichi elettivi per tre legislature; 3. la valorizzazione del merito e non dell'appartenenza, pari opportunità di genere per chi è emarginato/a dalla scalata ai vertici, la trasformazione di collegi e gruppi interni in organismi a voto libero; 4. la limitazione del ruolo e dell'influenza dei politici nelle nomine amministrative, parastatali e pubbliche, 5. la trasparenza nella vita interna dei partiti, per cominciare la pubblicazione dei contributi elettorali; 6. sviluppo e impulso della partecipazione al dibattito interno dei partiti e dell'ascolto dei cittadini; 7. esclusione da incarichi pubblici o elettivi di chi ha avuto condanne penali o è inquisito per reati rilevanti, infamanti o contro la Pubblica Amministrazione. Ma non basta: ora è necessario che tutti i cittadini esprimano la loro opinione col voto. Il nostro sarà condizionato dal rispetto dei sette punti precedenti.Se ciò non avvenisse, dovremmo considerare spezzato quel filo che ci lega ai nostri rappresentanti e persa quella ricchezza di idee e passione che tanti possiedono e che, assieme al ricambio generazionale, può rilanciare il Paese.
Aureo Muzzi, Maria Morigi, Marco Lombardo, Paola Cescutti, Roberto Gotter, Roberto Rizzo, Mario Gregori, Luciano Comida, Paolo Cendon, Joze Pirjevec, Maria Pia Mucci, Edi Sain, Gianna Cornelio, Paolo Menis, Piero Dordolin, Maria Clotilde, Hector Sommerkamp, Antonio Cerini, Luciano Stivanin, Elisabetta Lazzar, Andrea Gardini, Nora Matievich, Sergio Zucchi,, Novella Kravos, Sante Rovedo, Renzo Grigolon, Carla Volpe, Erica Valente, Maurizio Muzzi, Patrizia Zornada, Luciana Federici, Maurizio Braida, Carlo Beraldo, Francesca Ianesich, Alida D'Alesio, Lucio Albrizio, Mario Colomban, Sandro Centonze, Federica Fabbro, Nino Russo, Vesna Sandalj"
RICAPITOLANDO,ADERIRE E' MOLTO SEMPLICE:BASTA ANDARE SUL SITO http://carademocrazia.splinder.com/%20EE LASCIARE UN COMMENTO OPPURE INVIARE UNA MAIL A QUESTO INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA:carademocrazia@email.it.COMUNQUE LA PENSIATE POLITICAMENTE,CREDO CHE LA DEMOCRAZIA STIA A CUORE A TUTTI.....O ALMENO,LO SPERO!

6 commenti:

Franca ha detto...

Sono sicuramente tutti punti condivisibili.
I partiti però non sono una cosa avulsa da noi e la mia proposta è lavorare da dentro.
Io nel mio piccolo ci sto provando; se lo facessimo in tanti...

Anonimo ha detto...

Sul mio blog, un commentatore (Dario) ci ha criticati per il documentino. Per certi versi ha ragione: dovevamo partire prima e tutto sommato siamo velleitari.
Ma è un modo per provare a far sentire la nostra voce, per dire ai dirigenti dei partiti che conosciamo "siamo qua".
Però, certo, è verissimo: abbiamo tutti i limiti dell'azione frammentaria, discontinua e ingenua di chi "fa politica" in modo dilettantesco e soltanto part-part-part-part-part-part-part-time.
http://lucianoidefix.typepad.com/

Anonimo ha detto...

"2. un ricambio generazionale che riguardi chi ha perso una tornata elettorale o ha avuto incarichi elettivi per tre legislature"...strano sapevo che qualcuno era molto contrario a questa idea lanciata da Beppe Grillo...a me va benissimo

rudyguevara ha detto...

franca,io non so se riuscirei a fare politica attiva.....sono troppo passionale,mi infiammo,mi sento spesso una voce fuori dal coro,in poche parole sento di nn appartenere a nessuno,anche se ho le mie idee ben chiare in testa,solo che nn mi vedo rappresentata e voto solo per coscienza e scegliendo il male minore......ammiro molto le persone come te,che con coraggio e credencoci fino in fondo si impegnano attivamente,sono sicura che tu lo faccia così.luciano,hai ragione,forse l'iniziativa è partita tardi,ma meglio tardi che mai,so che è una frase fatta ma è anche vera,a volte ci vuole più tempo per organizzarsi e scegliere la direzione da prendere,meglio non scartare mai ogni possibilità d'azione anche se alla vigilia del voto.le critiche se sono costruttive vanno bene,servono a riflettere,se sono denigratorie e basta(premetto che nn ho letto il commento di dario,quindi parlo in linea generica)lasciale perdere.caramella,sai che c'è?una volta quel provvedimento sarebbe sembrato esagerato anche a me,ma ora la vedo diversamente:la politica rischia di diventare un parcheggio(già lo è),una sistemazione,e allora è giunto il momento che questo cambi.

Anonimo ha detto...

Vi ringrazio per il post e per i commenti. I nostri 7 punti sono un tentativo per indicare un punto di partenza per la riforma della politica e il miglioramento del Paese. Se qualcuno ha altre ricette, ce le invii. Cercheremo di far qualcosa.

rudyguevara ha detto...

grazie della visita,e grazie soprattutto x il vostro impegno!